Se l’attività innovativa e competitiva di un territorio viene misurata dal numero di brevetti depositati e registrati, nel Mezzogiorno la Puglia risulta la più ingegnosa per domande di invenzioni (120) e seconda per richieste di marchi da depositare (1.829).

È quanto emerge dal rapporto sulle attività 2011 pubblicato dalla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) -, secondo cui la distribuzione territoriale italiana di invenzioni e marchi depositati denota un netto divario tra il Centro-Nord (con 9.130 invenzioni e 47.908 marchi depositati) e il Sud (con 461 invenzioni e 7.801 marchi depositati) dove, con la sola eccezione della Puglia, tutte le regioni presentano numeri molto bassi di domande di marchi e brevetti da depositare.

Per quanto riguarda le città, è Bari con 71 invenzioni depositate a dominare la classifica dei capoluoghi del Mezzogiorno e, dal punto di vista dei marchi, è collocata al secondo posto con 1.036 richieste, preceduta da Napoli (1.788).

Rispecchiando una struttura produttiva maggiormente industrializzata, specializzata in produzioni ad alta tecnologia e con imprese di dimensioni più grandi nelle regioni centrali e settentrionali, la classifica delle regioni più innovative – dal punto di vista dei brevetti depositati – vede sul podio la Lombardia (2.885) e un secondo posto conteso tra l’Emilia Romagna (1.518) e il Piemonte (1.305); capolista della graduatoria dei marchi depositati è sempre la Lombardia (15.414), seguita dal Lazio (8.250) e dall’Emilia Romagna (5.361). Mentre le città più all’avanguardia sono Milano con le sue 2.455 invenzioni depositate, seguita da Torino (1.252) e Bologna (772), e quelle più creative in termini di domande di marchi depositate sono Milano (12.478), Torino (4.007) e Firenze (1.741).

 

 

 

 

Valorizzando e tutelando la proprietà intellettuale che, da sola, rappresenta una voce fondamentale del patrimonio societario iscrivibile a bilancio, è possibile utilizzare questo “bene intangibile” come strumento di creazione e crescita di valore “tangibile” per l’impresa e il territorio in cui opera.

Di questo e del nuovo bando della Regione Puglia “Aiuti ai servizi di consulenza per l’innovazione tecnologica delle PMI” – che, con scadenza il 26 novembre prossimo, mette a disposizione 10 milioni di euro per le aziende pugliesi – si discuterà nel corso della tavola rotonda “Come l’intangibile diventa tangibile – Ovvero come la tutela della creatività diventa valore per l’impresa“. Organizzato e promosso da CaruccieChiurazzi e Jacobacci & Partners in collaborazione con la Sezione Terziario Innovativo e Comunicazione e il distretto della comunicazione stampa ed editoria “Dialogoi“, l’incontro si svolge mercoledì 17 ottobre alle 15 nella sala convegni di Confindustria Bari e BAT alla presenza di professionisti e istituzioni del mondo della proprietà intellettuale e del terziario innovativo, puntando l’attenzione sul nuovo intervento regionale.

Rivolto alle imprese del territorio che vogliono competere sul mercato nazionale e internazionale facendo leva su creatività e innovazione attraverso marchi e brevetti, il bando è accessibile ad aziende singole o asso­ciate in una rete o in un con­sorzio, e concede contributi per investimenti da un minimo di 15 a un massimo di 30 mila euro.

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