Cosa avevano in comune Petrarca, Byron e Flaubert? Erano epilettici. Molti grandi uomini del passato soffrivano di epilessia. Il “morbo sacro”, come lo definivano gli antichi greci, da sempre fa parte dell’arte e della letteratura. Compare, infatti, nelle opere di Dante, Shakespeare e Dickens: il Sommo Poeta descrive una crisi convulsiva nel XXIV Canto dell’Inferno; il Bardo Inglese ne parla nel Giulio Cesare facendo chiari riferimenti al “mal caduco” dell’imperatore (“È caduto a terra nel foro, con la schiuma alla bocca ed è restato senza favella”) e altrettanto fa nell’Otello. Il popolare romanziere britannico, infine, in alcune sue novelle definisce in modo molto dettagliato sia i diversi tipi di crisi epilettica che le loro cause e conseguenze.

Ma è stato Fjodor Dostoevskij l’autore che in modo più coinvolgente e realistico ha descritto le crisi epilettiche, forse perché il grande scrittore russo l’epilessia la sperimentò di persona):

…improvvisamente gli si spalancò davanti come un abisso: una straordinaria luce interiore gli illuminò l’anima. Quella sensazione durò forse un mezzo secondo; nondimeno egli si ricordò in seguito con chiara consapevolezza il principio, la prima nota dell’urlo terribile che gli sfuggì dal petto… Poi la sua coscienza, in un attimo, si spense e subentrò una tenebra fitta. Era stato colto da un attacco di epilessia” (F. Dostoevskij, L’idiota, 1868).  

Nonostante la storia ci insegni il contrario, ancora oggi purtroppo, le persone affette da epilessia – oltre 500.000 in Italia e 30.000 nuovi casi l’anno – e le loro famiglie vivono la malattia con disagio e vergogna, spesso nascondendola  a causa dei forti pregiudizi sociali che li discriminano nel lavoro, nello sport e nella vita affettiva.

“Raccontare l’epilessia” è il primo passo per uscire dall’ombra e raccontare, attraverso la scrittura, la propria esperienza di vita e le difficoltà di convivere ogni giorno con questa malattia.

La prima edizione del Concorso di Medicina Narrativa “Raccontare l’epilessia” è organizzata da Fondazione LICE ed è rivolto ai pazienti, alle famiglie e a tutti i caregivers.  I concorrenti possono mettersi alla prova scrivendo un racconto breve (massimo 20 cartelle) o una poesia. Per partecipare, occorre inviare, entro il 30 ottobre 2012, la propria opera al seguente indirizzo: PTS Congressi Via Nizza, 45 00198 Roma.

I migliori elaborati inediti, selezionati da una giuria di esperti, tra le sezioni di prosa e di poesia, saranno raccolti in un libro, che sarà pubblicato in occasione della Giornata Nazionale per l’epilessia 2013. Per informazioni sul Bando consultare il sito www.fondazioneepilessialice.it.

Per scaricare il Bando, leggi il sito www.fondazioneepilessialice.it

In allegato, la locandina del Concorso “Raccontare l’epilessia”

Con sei milioni di persone colpite in Europa, l’epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse, tanto da essere riconosciuta come malattia sociale.  

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