Si è svolto, presso il porto di Bar in Montenegro, il secondo Steering Committee che vede l’Autorità portuale di Brindisi partner del progetto “Adriseaplanes”. Si tratta di un’iniziativa che prevede l’attivazione di linee di connessione mediante idrovolanti tra le 2 sponde dell’Adriatico, ovvero tra il porto di Brindisi e quelli di Corfù (Grecia), Bar (Montenegro), Valona (Albania), e Pola (Croazia).

L’Autorità portuale di Brindisi è stata rappresentata dal proprio project manager, dott. Giuseppe Labbruzzo,  e dal financial manager, Amilcare Perugino, i quali, in seno allo Steering Committee, sono intervenuti indicando le attività propedeutiche all’avvio di operazioni aeree mediante idrovolanti nel porto brindisino.

Sulla base di appositi studi e analisi effettuati da esperti e consulenti, sono stati evidenziati i requisiti di distanza per il decollo e l’ammaraggio necessari per coprire l’area di involo, pari a circa 1000 metri. Sulla base di questi presupposti è stata quindi ipotizzata un’area di manovra che tenga conto delle variabili operative (venti prevalenti, traffico aeroportuale e contesto portuale) nonché dei vincoli normativi (integrazione tra Piano nazionale di sicurezza portuale e Piano nazionale di sicurezza aeroportuale, distinzione tra area Schengen ed extra – Schengen)

I due referenti dell’Autorità portuale di Brindisi, inoltre, hanno sottolineato la necessità di valutare i requisiti di operatività per l’attivazione di linee di trasporto con idrovolanti soffermandosi sui punti di approdo per le operazioni di imbarco e sbarco passeggeri  ossia le caratteristiche del pontile mobile, il sistema di sicurezza anti-incendio e di primo soccorso, la necessità di almeno una imbarcazione di supporto, il collegamento VHF, i collegamenti telefonici, il personale di assistenza e il rifornimento carburante.

I relatori dell’Autorità portuale di Brindisi hanno concluso il loro intervento rilevando il fatto che per la buona riuscita del progetto è necessario che si sviluppi una forte sinergia con la Dogana, la Polizia di Frontiera,l’ENAC (peraltro, partner di progetto), l’Aeronautica Militare di Brindisi e, soprattutto, il Comandante della Capitaneria di Porto che, ai sensi dell’articolo 62 del Codice di Navigazione, è proprio colui che autorizza le operazioni di ammaraggio e decollo degli idrovolanti.

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