Un incontro con Franco Gesualdi, alunno di don Lorenzo Milani, all’insegna
delle riflessioni e prospettive per un consumo responsabile. E’ questo il tema del
convegno "Dalla scuola di Barbiana… alla sobrietà felice", in programma sabato
18 aprile alle ore 16,30 nell’Aula 1 della facoltà di Economia a Foggia, promosso
dall’associazione Solidaunia onlus e patrocinato dall’Università degli Studi di
Foggia.
Allievo di don Milani e di quella scuola in cui furono pensati, elaborati e
lanciati spunti di riflessione e provocazione per il mondo politico, del sindacato e
dell’insegnamento, Franco Gesualdi ha fatto dell’impegno sociale la sua ragione
di vita. Infermiere, coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di
Vecchiano (PI), si è occupato in particolar modo di sottolineare e documentare le
disuguaglianze e le sperequazioni esistenti tra Nord e Sud del mondo. Oggi,
teorico (e pratico) della decrescita, si occupa anche di molti altri argomenti come
lo sfruttamento minorile, i mutamenti del mondo del lavoro, la distruzione degli
ecosistemi, la guerra dell’acqua.
Autore di numerosi libri sulla sobrietà, tra cui la famosa "Guida al consumo
critico", Franco Gesualdi ha il merito di aver introdotto a livello nazionale il
concetto di "voto al supermercato", secondo cui si vota più con i nostri consumi
che non in cabina elettorale.
Tra gli interventi in programma quelli del Rettore dell’Università di Foggia,
Prof. Giuliano Volpe e della Preside della Facoltà di Economia Prof.ssa Isabella
Varraso.
Nella stessa giornata di sabato, in mattinata, alle ore 11 presso l’Aula Magna
del Liceo Classico Lanza, Gesualdi incontrerà gli studenti e i docenti, con una
relazione imperniata maggiormente sulla pedagogia proposta dal priore e
sperimentata nel primo tentativo di scuola a tempo pieno espressamente rivolto
alle classi popolari.
Entrambi gli incontri sono promossi da Solidaunia onlus, associazione
foggiana che opera nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo
(www.solidaunia.it ) attualmente con progetti in campo agricolo
e sanitario in Albania, Angola, Costa d’Avorio ed in particolare Guinea Bissau.

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