Si terrà venerdì 16 ottobre, presso il Laboratorio delle Idee e dei progetti, in via Gambadoro 27, il primo appuntamento di “Focolare d’autunno”, rassegna di dibattiti ed incontri culturali organizzata a Monte Sant’Angelo dalle Associazioni Legambiente, Arci Nuova Gestione e Obiettivo Gargano.
Tanti i temi da affrontare nei venerdì animati dalle associazioni del Patto associativo per il rilancio di Monte Sant’Angelo. Dopo gli incontri/dibattiti (tutti i venerdì con inizio alle ore 18:30), un momento culturale con autori, musicisti, registi e artisti che racconteranno al pubblico la propria esperienza e presenteranno i propri lavori.
Il primo incontro, venerdì 16, alle ore 18.30, sarà dedicato al turismo: si cercherà di fare un bilancio della stagione turistica nella Città dell’Angelo, e si discuterà delle problematiche relative a questo importante settore della vita sociale ed economica del nostro territorio.
Interverranno:
Andrea Lauriola, Assessore al Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo; Matteo Fusilli, docente di antropologia del turismo presso l’Università di Siena ed ex Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Mazzone, ristoratore; Giuseppe Palumbo, operatore turistico; Matteo Pio Frattaruolo, albergatore; Franco Salcuni, Legambiente.
A seguire, ore 20.00, Giovanni Rinaldi presenterà il libro “I treni della felicità”.
Giovanni Rinaldi, tessendo sottili fili di memorie sparse, anni fa si è messo in cerca dei bambini che erano saliti su quelli che vennero definiti «I treni della felicità». Si trattava di una straordinaria rete di solidarietà sostenuta dalla neonata UDI e dal PCI che, a partire dal secondo dopoguerra, affidò per mesi (talvolta anni) a famiglie del Centro Italia oltre 70.000 figli del Sud vittime delle conseguenze belliche, di rivolte operaie sedate col sangue, di calamità naturali. Bambini che lasciarono le loro famiglie per essere ospitati da altrettante famiglie contadine, nei paesi del reggiano, del modenese, del bolognese. Lì vennero rivestiti, mandati a scuola, curati.
Mezzo secolo dopo un cineasta, Alessandro Piva, e uno storico, Giovanni Rinaldi, si mettono sulle tracce dei sopravvissuti. Ne escono fuori due lavori confinanti e di documentazione tra storia di ieri e di oggi, il documentario Pasta nera e questo libro, frutto di appassionati viaggi e ricerche in diverse città del centro Italia. Scritto in presa diretta, il libro ricostruisce le storie di alcuni di quei bambini che su convogli sparuti arrivarono in un’altra Italia. Soprattutto di quelli rimasti a vivere nelle famiglie che li avevano adottati, scovati dall’autore nel corso dei suoi viaggi ad Ancona, Follonica, Ravenna, Lugo di Romagna. Come i bambini figli degli scioperanti di San Severo, arrestati nel 1950 per insurrezione armata contro i poteri dello Stato, per volontà del governo Scelba. Sono Severino, Dante, Zazà, che oggi parlano ricordando i fanciulli che furono in un Paese più povero e semplice, dove mangiare un gelato o un piatto di pasta erano cose che potevano emozionare. Ma è anche la storia delle «due Italie» e di un Sud ancora socialmente arretratissimo. Fu proprio questo che spinse alcuni di quei bambini a fare una scelta drammatica: lasciare la propria terra e la propria famiglia, restare dove il destino e quei treni li avevano portati, sognando una vita migliore.
L’incontro si terrà nel Laboratorio delle Idee e dei Progetti in via Gambadoro 27 (centro storico) di Monte Sant’Angelo con inizio alle ore 18:30.
Patto Associativo per il rilancio di Monte Sant’Angelo
Informazione per creare partecipazione!
Il programma di “Focolare d’Autunno”
Venerdì 16 ottobre 2009
ore 18:30,(sede: via Gambadoro)
Bilancio di una stagione turistica nella città dell\’angelo
Ore 20:00, Giovanni Rinaldi presenta il libro “I treni della Felicità”
Venerdì 23 ottobre 2009
ore 18:30,(sede: via Gambadoro)
Lo stato dei beni culturali a Monte Sant\’Angelo
Venerdì 30 ottobre 2009
ore 18:30, (sede: Arci)
Monte Sant\’Angelo, un paese in vendita
Venerdì 6 novembre 2009
ore 18:30,(sede: Arci)
Il territorio di Monte Sant\’Angelo, straordinario e abbandonato

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