siderurgiaLa Commissione propone una serie di misure volte a sostenere la siderurgia europea a fronte delle difficili sfide dovute soprattutto alla sovraccapacità mondiale.

La Commissione europea ha presentato oggi una comunicazione nella quale illustra in che modo il settore siderurgico europeo possa superare difficoltà di breve e lungo periodo grazie al sostegno degli Stati membri e delle istituzioni dell’Unione.

È necessario uno sforzo comune per superare problemi gravi, alimentati dall’eccesso di capacità a livello mondiale, dal forte aumento delle esportazioni e da un’ondata senza precedenti di pratiche commerciali sleali. In un contesto di costi dell’energia elevati e di cambiamento delle condizioni di mercato, le industrie energivore devono adattarsi e innovare per mantenersi competitive e sostenibili sul lungo periodo.

Il Vicepresidente Jyrki Katainen, responsabile del portafoglio “Occupazione, crescita, investimenti e competitività”, ha dichiarato: “Dobbiamo fare di più per aiutare la siderurgia e altre industrie energivore ad adattarsi, innovare e competere sulla qualità, le tecnologie di punta, l’efficienza produttiva e una forza lavoro altamente qualificata. Abbiamo predisposto un numero senza precedenti di misure antidumping sui prodotti siderurgici: la Commissione è decisa a ripristinare la parità di condizioni a livello mondiale. Ci adopreremo per snellire ulteriormente le procedure, ma anche gli Stati membri devono agire di concerto e adottare con urgenza la proposta legislativa di ammodernare gli strumenti di difesa commerciale dell’UE per realizzare davvero scambi commerciali più equi.”

La Commissione interviene già con determinazione per aiutare l’industria siderurgica a superare le sfide a breve termine. Nella comunicazione “Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa” la Commissione annuncia nuove misure a breve termine intese a rafforzare le difese dell’UE contro le pratiche commerciali sleali e un’azione a lungo termine per salvaguardare la competitività e la sostenibilità sul lungo periodo dei settori ad alta intensità energetica come la siderurgia.

  • Difesa contro le pratiche commerciali sleali – Il numero di provvedimenti che la Commissione impone per compensare gli effetti negativi del dumping è ineguagliato: 37 misure antidumping e antisovvenzioni sono già in vigore sui prodotti siderurgici (16 delle quali sulle importazioni dalla Cina). La Commissione intende accelerare l’adozione di misure antidumping ed è pronta a presentare proposte per sveltire l’insieme della procedura e migliorare l’efficienza del sistema in vigore. È ora di sostenere le parole con i fatti: per semplificare le procedure aumentandone la rapidità e l’efficacia, è fondamentale che i colegislatori adottino rapidamente la proposta della Commissione del 2013 relativa all’ammodernamento degli strumenti di difesa commerciale. In particolare, in determinate circostanze l’eliminazione della norma detta del dazio inferiore permetterebbe d’imporre dazi antidumping più elevati. La Commissione proporrà anche un sistema di vigilanza preventiva sui prodotti siderurgici; le misure di vigilanza preventiva sono parte integrante dello strumento UE di salvaguardia in vigore e possono essere varate quando l’andamento delle importazioni minacci di danneggiare i produttori dell’Unione.
  • Affrontare le cause della sovraccapacità mondiale – Oltre alle misure intese a far fronte all’eccesso di capacità mondiale, la Commissione analizza le cause profonde del problema a livello bilaterale e multilaterale, insieme ai principali partner dell’UE (Cina, Giappone, India, Russia, Stati Uniti e Turchia) e nelle pertinenti sedi internazionali, tra le quali l’OCSE e l’OMC. La settimana scorsa si sono tenute infatti riunioni bilaterali con la Cina e il Giappone. La Commissione intensificherà i lavori a livello internazionale, in particolare nel contesto del G20.
  • Investire in tecnologie e soluzioni del futuro per spingere la competitività del settore – La competitività sul lungo periodo delle industrie ad alta intensità energetica dipende dalla loro capacità di sviluppare tecnologie di punta in campi come l’efficienza energetica o la cattura e l’utilizzo del carbonio, il che richiede più investimenti privati e pubblici nell’innovazione, nella ricerca e nelle nuove tecnologie. A livello europeo, sono diversi i fondi disponibili per sostenere l’industria siderurgica nel percorso di ammodernamento: tra questi, il Fondo europeo per gli investimenti strategici, con una capacità di 315 miliardi di EUR, che ha già finanziato l’ammodernamento di un’acciaieria, i Fondi strutturali e di investimento europei e il programma Orizzonte 2020 di finanziamento della ricerca dell’UE. L’odierna comunicazione indica chiaramente le varie possibilità, che il comparto dovrebbe sfruttare al massimo.
  • Ammodernare l’industria siderurgica investendo nelle persone – Per mantenere moderna e competitiva la siderurgia occorre una forza lavoro qualificata e adeguatamente formata. Con la prossima Agenda per nuove competenze, la Commissione intende costruire un impegno comune per investire nelle persone e nelle loro competenze, in stretta collaborazione con gli Stati membri e le parti sociali. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e il Fondo sociale europeo sono a disposizione per sostenere lavoratori e comunità locali attenuando le ripercussioni sociali negative della delocalizzazione.
  • Politiche mirate in settori quali la concorrenza, l’energia, lo scambio di quote di emissioni e l’economia aiuteranno a rilanciare l’industria siderurgica – Le norme rivedute in materia di aiuti di Stato offrono ampie opportunità agli Stati membri per sostenere tecnologia, ricerca e innovazione a livello transfrontaliero nonché regimi di sostegno alle energie rinnovabili. La proposta di revisione del sistema di scambio delle quote di emissione, attualmente sul tavolo dei colegislatori, dovrebbe aiutare il settore siderurgico ad ottenere un sostegno adeguato nel contesto della distribuzione delle quote. Anche le politiche della Commissione nei settori dei cambiamenti climatici e dell’economia circolare sono rilevanti in questo ambito.

Contesto

La siderurgia europea è prima nel mondo in determinati segmenti della produzione dell’acciaio: il settore rappresenta l’1,3% del PIL dell’UE con circa 328 000 posti di lavoro nel 2015. L’industria siderurgica è anche un’importante fonte di occupazione indiretta, in quanto svolge un ruolo significativo per molti altri settori, come quello automobilistico. Nonostante il potenziale e i notevoli sforzi compiuti nell’innovazione e nell’ammodernamento, la posizione concorrenziale della siderurgia europea nel mercato mondiale è peggiorata negli ultimi anni. L’eccesso di produzione in paesi terzi come la Cina ha aumentato le esportazioni, schiacciato i prezzi e creato un’ondata mai vista di pratiche commerciali sleali che distorcono la parità di condizioni sul tavolo mondiale.

L’industria siderurgica deve affrontare sfide pesanti, ma può riuscire se tutte le parti interessate lavorano in uno spirito di leale collaborazione. La Commissione continua a seguire da vicino la situazione, pronta a presentare misure supplementari, se necessario. Vogliamo mantenere un’occupazione sostenibile e la crescita in Europa? Allora non c’è tempo da perdere.

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