Una vera e propria collezione quella dei riconoscimenti ottenuti dall’Ulss 8 che è stata premiata ieri, in occasione dell’apertura di Smau Business Padova, alla presenza di Marialuisa Coppola, assessore all’Economia Sviluppo, Ricerca e Innovazione della Regione Veneto, con due premi: il Premio Innovazione ICT Nordest ed Premio Speciale Smart City Roadshow, nuova iniziativa che prende il via proprio da questa edizione padovana.

Lanciata per sostenere la cultura dell’innovazione nel mondo dell’impresa, l’iniziativa che l’Osservatorio Smau-School of Management del Politecnico di Milano intende premiare aziende, Pubbliche amministrazioni locali ed enti che hanno investito con successo nelle tecnologie a supporto del business. Cinque le categorie di riferimento: il cloud computing, la gestione documentale, l’ICT in sanità, le infrastrutture IT ed i sistemi gestionali e CRM.

Per l’edizione del 2012 le candidature sono state 87, tra le quali sono state scelte 22 finalisti ed infine premiate sei realtà d’avanguardia del Nordest, tra le quali, per la categoria ICT in sanità, l’Ulss 8 di Asolo (Tv), appunto.

Un ulteriore riconoscimento è stato poi consegnato a tre delle sei migliori aziende con il Premio Speciale Smart City Roadshow promosso in collaborazione con Anci, che affronta un tema di strettissima attualità in cui le tecnologie digitali svolgono un ruolo da protagoniste per rendere le città e i comuni più sostenibili e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Il valore ed il prestigio del premio consiste nel fatto che esso è inserito all’interno di una “roadmap” per i servizi vincitori saranno presentati, come modelli d’innovazione da cui prendere esempio, anche alle prossime edizioni dello Smau di Milano, del CeBIT di Hannover, il più grande evento mondiale dedicato all’industria digitale, e della Fiera di Barcellona.

A colpire la commissione giudicatrice del premio è stato il servizio di Telecardiologia messo a punto nell’Ulss 8 con la collaborazione dell’azienda italo-israeliana Medic4all e della società GPI di Trento dal gennaio del 2010 che permette la rilevazione a distanza anche di migliaia di chilometri tra assistito e medico dei parametri vitali di scompensati cardiaci di 2° e 3° livello. A beneficiare del servizio sono 40 pazienti con scompenso cardiaco seguiti dai 14 medici delle due Unità territoriali di assistenza primaria (Crespano del Grappa e Castelfranco Veneto) che rappresentano una novità nel panorama assistenziale. L’asse portante di questa organizzazione è costituito da più medici di medicina generale che riuniscono i propri ambulatori in una sede centrale, in modo da assicurare una più ampia apertura della sede, grazie anche al supporto di un call center. Grazie ad essa viene garantita la continuità dell’assistenza tra servizi territoriali e l’ospedale che si realizza attraverso il lavoro in gruppo da parte dei medici di famiglia per far fronte eventuali complessità e lo stretto collegamento con la rete socio-assistenziale comunale.

I parametri rilevati, attraverso un dispositivo elettronico al polso del paziente, riguardano l’elettrocardiogramma, la frequenza e il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, la saturazione parziale dell’ossigeno, la temperatura corporea e il peso con una speciale bilancia wireless. Eseguita la misurazione, i parametri vengono inviati al computer del medico di medicina generale e all’archivio generale dell’Ulss 8 tramite la linea telefonica. L’applicazione consente, pertanto, al medico di famiglia di accedere in qualunque momento con il proprio smartphone al fascicolo sanitario elettronico dell’assistito, monitorando i dati di telemedicina ricevuti. Allo stesso modo, anche l’assistito può consultare i propri documenti clinici e i propri parametri, accedendo al proprio fascicolo sanitario elettronico  tramite smartphone.

L’integrazione e la condivisione dei dati generati dal dispositivo fornito al paziente non riguardano solo i medici di medicina generale. Gli stessi dati sono accessibili anche da parte dei medici cardiologici dell’ospedale che, in qualsiasi momento, se chiamati per un consulto dal medico di medicina generale, possono visualizzarli con rapidità e, se necessario, predisporre il ricovero o concordare con il medico di medicina generale la terapia da adottare.

“A distanza di più di un anno dall’attivazione del servizio – commenta il direttore generale dell’Ulss 8, Renato Mason – possiamo affermare la bontà e l’efficacia di questo servizio, sia dal punto di vista clinico che sociale. Abbiamo registrato una riduzione degli accessi e dei ricoveri ospedalieri in emergenza e la riduzione degli spostamenti del personale e dell’assistito, che ora può effettuare la rilevazione dei parametri vitali che devono essere registrati continuativamente e con costanza nel tempo senza essere costretto a recarsi presso la struttura sanitaria. Inoltre, la possibilità di controllare i parametri in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo ha comportato un significativo miglioramento nella qualità di vita dei pazienti e un maggiore livello di assistenza a garanzia della continuità della cura. Questi benefici ci hanno convinto a proseguire sulla strada della telemedicina: è di questi giorni l’attivazione del servizio per i pazienti scompensati più gravi segnalati dalla Cardiologia di Montebelluna i quali, con la stessa applicazione, vengono monitorati costantemente dai cardiologi che possono tempestivamente adeguare la terapia a seconda delle necessità”

Partirà inoltre nelle prossime settimane, essendosi conclusi favorevolmente i test tecnici condotti dal team di Shai Misan, amministratore delegato di Medic4all, un servizio di monitoraggio rivolto ai pazienti diabetici non stabilizzati, cioè quelli per i quali la terapia è in via di definizione e che necessitano di un controllo glicemico quotidiano.

“A questi pazienti del Centro antidiabetico – spiega Misan – sarà consegnato un glucometro,  in tutto e per tutto simile a quelli manuali già utilizzati dai pazienti al proprio domicilio, dotato, però, di collegamento wireless. Anche in questo caso, grazie al collegamento telematico, l’invio dei dati sarà costante ed automatico e non richiederà lo spostamento del paziente verso la sede ospedaliera con un risparmio in termini di costi e di tempo ed una migliore qualità del monitoraggio glicemico che potrà essere più frequente”.

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