Lunedì prenderà il via la prima edizione di Smart City Exhibition, la nuova manifestazione che nasce dalla collaborazione tra Bologna Fiere e FORUM PA. Grande obiettivo della manifestazione sarà quello di arrivare ad una definizione condivisa di cosa vogliamo che siano gli ambienti urbani in cui vivremo nei prossimi anni, alla ricerca di una Definizione Operativa Condivisa della Smart City.

Ecco i motivi per cui non mancare!

  • 40 le città presenti a #sce2102 (11 provenienti dall’estero) con un proprio rappresentante a riportare la propria visione di città intelligente e a confrontare modelli (perchè smart cities?) e soluzioni di sostenibilità economica (con quali soldi?).
  • decine i partner istituzionali e tecnologici disposti ad investire sulle città intelligenti e a mostrare, nella sezione espositiva e congressuale, le soluzioni migliori per rendere più sostenibili dal punto di vista energetico, economico, partecipativo e della qualità della vita le città in cui viviamo (smart cities con chi?).
  • Otto keynote dal respiro internazionale che illustreranno visioni, ma soprattutto esperienze di cui fare tesoro (smart cities copiando chi?).
  • Oltre 30 appuntamenti di formazione e lavoro tra conferenze, laboratori e riunioni ristrette per coinvolgere i rappresentanti della politica e dell’amministrazione e proporre loro un confronto diretto con i rappresentanti della società civile, delle aziende e delle università (smart cities come?).
  • Ospiti internazionali a dare un respiro ampio alla manifestazione e a connettere le potenzialità del nostro Paese con chi all’estero è già avanti su questi temi.
  • Dodici eventi formativi e informativi organizzati dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna pensati per il territorio emiliano romagnolo.
  • La classifica delle città italiane più smart: il 29 ottobre FORUM PA presenterà i risultati di ICity Rate. I capoluoghi di provincia italiani sono stati messi a confronto sulla base di oltre cento indicatori riferiti alle dimensioni della governance della città, dell’economia, della mobilità, dell’ambiente, del capitale sociale e della qualità dei servizi che hanno poi permesso di arrivare alla classifica finale.

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