Se ogni anno in Europa, 1.300.000 incedenti provocano più di 40.000 morti e 1.700.000 lesioni, in Italia, dove si hanno, ogni anno 9.000 morti, 20.000 nuovi disabili e oltre 170.00 feriti, tra le principali cause di morte giovanile, gli incidenti stradali hanno il primato.
La situazione non è rosea in Puglia e, sopratutto, in Provincia di Foggia, dove un’ultima ricerca, ha evidenziato come le strade della nostra provincia sono tra le più insicure, ma nello stesso tempo, registrando il primato di incidenti stradali e mortali.
L’art.230 del Nuovo Codice della Strada ha previsto l’istituzione obbligatoria dell’insegnamento dell’Educazione Stradale in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Tale insegnamento però diventa insufficiente se si limita alla conoscenza della segnaletica stradale o alla preparazione per conseguire il patentino per la guida del ciclomotore.
Diventa, allora, necessario, oltre la conoscenza delle regole, far maturare nel ragazzo, bambino o adolescente la consapevolezza che il mancato rispetto delle stesse lede il diritto degli altri alla sicurezza, poiché da un comportamento scorretto nasce una situazione di pericolo per sé e per gli altri.
La Città di Torremaggiore, e l\’Assessore al ramo Domenico Di Pumpo, hanno già avuto un\’esperienza molto positiva lo scorso con il progetto “Slow down”, che è riuscito ad attrarre l\’attenzione dei ragazzi grazie al fatto che è riuscito a raggiungere i ragazzi al cuore ed al cervello, mostrando gli effetti di comportamenti scorretti sulla strada, le conseguenze di cadute ed incidenti con la moto senza l’uso del casco, della guida in auto senza cinture, degli effetti di alcool e droghe.
A partire dallo scorso 11 febbraio è partito il progetto “Mantieni la strada e bevi la vita”. Tale progettoè rivolto alle scuole della città (le due scuole elementari “San Giovanni Bosco” ed “Emilio Ricci”, il Liceo Classico “Nicola Fiani”) e le coinvolge sul tema della sicurezza stradale partendo dagli studenti, e arrivando anche ai loro insegnati e alle loro famiglie. Sono previsti, a questo scopo, incontri di formazione dei formatori e percorsi animati nelle classi in maniera specifica sul tema della sicurezza stradale e più in generale sulla cittadinanza attiva e la legalità.
Gli incontri con le classi, con tagli diversi a seconda del target di riferimento, sono improntati principalmente su metodologie interattive in cui non sarà predominante la quantità delle informazioni che si riesce a fornire, quanto la qualità della partecipazione e del coinvolgimento degli allievi.
I ragazzi saranno coinvolti grazie a: giochi di ruolo e di simulazione, brainstorming ecc.
Importanti saranno i dibattiti guidati che permetteranno di condividere espe­rienze e informazioni, riflettendo e facendo un’analisi sistematica e personalizzata delle que­stioni.
Saranno utilizzati strumenti visivi, audiovisivi. Il progetto terminerà con la presentazione da parte dei ragazzi, un’assemblea d’istituto dell’esperienza fatta.

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