Categoria: Attività di miglioramento dell’autosufficienza energetica (rinnovabile e non)
 
Vincitore: Provincia di Roma
Titolo del progetto: “Provincia di Kyoto – Gli interventi rivolti al proprio patrimonio”
 
Il progetto si pone l’obiettivo di ridurre tra i 7 e gli 11 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2020. L’idea di fondo è l’applicazione dei principi e delle finalità del protocollo di Kyoto. Saranno interessati circa 350 edifici scolastici, gli uffici centrali e decentrati ecc. Il costo del progetto è di 400 milioni di euro. Si tratta di un piano articolato e complesso della Provincia di Roma per la promozione del risparmio energetico e la valorizzazione delle fonti rinnovabili. Per questo motivo è stato chiamato “Provincia di Kyoto”. La strategia di governance prevede un importante intervento sulla rete idrica e in altri sei capitoli: sviluppo delle energie alternative (tutti gli edifici in possesso della Provincia saranno dotati di pannelli solari), potenziamento della raccolta differenziata, incentivi per mobilità sostenibile, pianificazione territoriale, interventi sulla biodiversità e l’introduzione di criteri di compatibilità ecologica nel funzionamento dell’amministrazione provinciale a ogni livello.
 
Vincitore: Provincia di Savona
Titolo del progetto: SCORE – Sustainable COnstruction in Rural and fragile areas for Energy efficiency
 
Per riqualificare la Val Bormide nel savonese, a lungo zona industriale, è stato definito un piano strategico per la “Città delle Bormide” da cui è emerso un significativo interesse per la creazione di un “distretto per le energie rinnovabili". Per questo è stato predisposto un progetto di cooperazione transfrontaliera “SCORE”, candidato al Programma europeo MED, che ha come obiettivi principali lo sviluppo della "Strategia di Lisbona" e della "Strategia di Göteborg". L’area individuata da SCORE è particolarmente vulnerabile all’innalzamento delle temperature, con pesanti ripercussioni sui consumi energetici nel settore delle costruzioni; il progetto è orientato quindi alla definizione di in grado di aumentare la prestazioni termiche degli edifici. SCORE rappresenta una strategia coordinata di azione che coinvolge gli stakeholder chiave di tutto il territorio MED per sviluppare un modello di governance trasferibile anche fuori dal partenariato, per mobilitare l’opinione pubblica, i decisori e gli operatori economici, fissando standard di rendimento energetico. Il costo complessivo del progetto è € 1.666.637 (di cui il budget della provincia di Savona è pari a € 300.000 e il resto è a carico dell’Ue).
 
Vincitore: Comune di Faenza
Titolo del progetto: Più sostenibilità = più volume, dal *998 nel PRG di Faenza – Incentivata la qualità ambientale
Con l’approvazione del PRG nel 1998 e del recente Piano Strutturale Comunale (PSC) nel 2009 il Comune di Faenza conferma una disciplina in vigore da 10 anni che consente di ampliare gli edifici (oltre gli indici normativi) in cambio di bioedilizia, sostenibilità ambientale e qualità estetica. Più sostenibilità, più volume: nel Piano regolatore del Comune di Faenza, nel ravennate, i cittadini trovano delle opportunità non poco originali. Il Comune consente infatti di ampliare gli edifici a condizione che gli interventi siano realizzati con la bioedilizia e secondo criteri di compatibilità ambientale. Si favorisce in questo modo la costruzione di edifici di architettura più qualificata, con sistemi di risparmio energetico, energia solare, tetti giardino, pareti verdi, materiali naturali, recupero delle acque e altro ancora. Se l’obiettivo è quello di incrementare il patrimonio pubblico di aree edificabili per le esigenze abitative economiche e sociali, lo strumento dell’incentivo urbanistico consente in ogni situazione di premiare la qualità e la sostenibilità andando ben oltre quanto stabilito dalla legislazione.
 
 
 
Vincitore: amministrazione provinciale di Belluno
Titolo del progetto:  Agordo: una nuova scuola verso l’autosufficienza energetica
Scuole bellunesi ad alta efficienza energetica: il progetto premiato prevede infatti che siano installati pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici scolastici. Finora sono state coinvolte già 8 scuole superiori, con una produzione di circa 300 kW. L’obiettivo della Provincia è le 31 scuole del bellunese in piccole centrali energetiche autosufficienti. I risultati attesi da questo progetto sono 323998,5 kWh prodotti, con un risparmio di CO2 pari a 172.025,2 Kg. Il costo dell’intervento sarà di 2.138.000 euro.
 
Categoria: Piani energetici locali
 
Vincitore: Cnipa
Titolo del progetto:  INNOW@TT
 
Amministrazione pubblica a tutto risparmio energetico: è l’obiettivo del progetto del Cnipa – l’ente pubblico nazionale per l\’informatica nella pubblica amministrazione. Il progetto riguarda, potenzialmente, tutte le sedi della Pa italiana dove è possibile attuare politiche di risparmio energetico, ridurre gli sprechi delle amministrazioni pubbliche attraverso un sistema di controllo basato su una rete di sensori. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, è a costo zero per le amministrazioni, perché è realizzabile in project financing, a totale carico delle società che partecipano all\’iniziativa, con un modello di remunerazione dei partner (Save sharing) che rientrano dell\’investimento attraverso il ritorno di una quota dei risparmi sui consumi. La finalità del progetto è ridurre i costi energetici della Pa che attualmente è il maggior energivoro in Italia con un consumo annuo di 18,3 Terawatt/h per una spesa in bolletta energetica di 2,75 miliardi di euro all\’anno. Con “Innow@tt” si punta a risparmiare almeno 500 milioni di euro, mantenendo inalterata la produttività e l\’efficienza energetica, con un taglio del 15-20% dei consumi. L\’iniziativa è stata illustrata dal Ministro Brunetta durante la presentazione del piano di e-gov 2012 ed è pubblicizzata sul sito del Cnipa.
 
Vincitore: Comune di Bolzano
Titolo del progetto:  La città clima neutrale – Il patto per il clima di Bolzano
 
Anche Bolzano si impegna a ridurre i consumi energetici entro il 2020 e per farlo, il Comune ha elaborato un patto con i cittadini per ottenere una riduzione dei consumi energetici del 68%; il taglio delle emissioni di anidride carbonica del 54%; la produzione da fonti di energia rinnovabili pari a 550 GWh (-258.000 t di anidride carbonica). Oggi, i consumi energetici del territorio ammontano a 2.060 GWh, che equivalgono a 811.000 t di anidride carbonica, e corrispondono a 220 milioni di euro. Attraverso il patto i soggetti chiave da attivare con le prospettive di ammodernamento rese possibili dalle risorse liberate del risparmio energetico sono nel settore edile (casa clima), della mobilità (rete tramviaria urbana, nuove funivie), delle fonti rinnovabili (solare sui tetti, sfruttamento idroelettrico dei tre fiumi cittadini), del teleriscaldamento (nuovo inceneritore previsto per fine 2015).
 
Vincitore: Provincia di Milano
Titolo del progetto:  Il Piano di azione per l’efficienza energetica
 
La Provincia di Milano da 5 anni è in prima linea sul fronde della riduzione delle emissioni di CO2. E finora i risultati del programma e del piano di azione sono senz’altro positivi e la prospettiva al 2010 è, non solo di raggiungere gli obiettivi prefissati, ma anche di superarli. Ad oggi 61 Comuni hanno già adottato i regolamenti edilizi innovativi finalizzati a dimezzare i consumi di energia negli edifici nuovi e ristrutturati, il monitoraggio del rendimento degli impianti termici ha indicato una riduzione nei consumi di 10.000 Tep/anno a fine campagna 2005-2007. La Provincia ha anche attivato un dispositivo innovativo di Prestiti bancari a Tasso Zero, (chiamato mutuo a-profitto©) co-finanziato con le banche, destinato ai soggetti che intendano realizzare lavori di riqualificazione energetica e di installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili
 
Vincitore: Provincia di Siena
Titolo del progetto: Bilancio emissioni gas serra
 
Gas effetto serra al check dei controlli nella Provincia di Siena per studiare nuove misure di riduzione delle emissioni entro il 2015. Dal calcolo delle emissioni di gas serra sul territorio senese prodotte dai processi industriali, i rifiuti, agricoltura-foreste-uso del suolo nasce il progetto Reges (Progetto per la verifica e la certificazione della Riduzione delle Emissioni di Gas ad Effetto Serra). L’obiettivo è l’abbattimento delle emissioni causate da gas serra per la riduzione dell’inquinamento attraverso il monitoraggio dell’andamento delle emissioni in atmosfera nel tempo e la verifica del perseguimento degli obiettivi di riduzione. Per il calcolo delle emissioni e del riassorbimento dei gas serra gli indicatori saranno quelli indicati dalla metodologia IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e i gas indagati quelli stabiliti dal Protocollo di Kyoto.
 
Categoria di concorso: Ricerca e utilizzo di fonti rinnovabili
 
Vincitore: Regione Siciliana
Titolo del progetto: SERD – Sicilia Energia Rinnovabile Distribuita
 
Per le energie rinnovabili, la Sicilia ha il vento in poppa. La ricchezza ambientale del territorio è la chiave per l’autosufficienza energetica: la Regione Siciliana con il progetto Serd si pone l’obiettivo di sfruttare il proprio potenziale naturale per diventare autonoma energeticamente e per questo ha elaborato un piano di valorizzazione che ha come protagonisti la Pa, i cittadini e il territorio. Il progetto parte da un concetto innovativo di compartecipazione energetica territoriale: la Regione ha prima effettuato una mappatura del potenziale energetico dei beni di proprietà e poi ha trasferito ai cittadini il diritto di utilizzo dei beni stessi per la realizzazione di impianti di produzione distribuita di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nella valutazione tecnica delle potenzialità energetiche dei siti esaminati, sono state considerate tutte le energie rinnovabili: Eolica, Biomasse (sia quella legnosa che quella ricavata da specifiche coltivazioni), Solare (fotovoltaica), Mini-idraulica. L’energia eolica è risultata più interessante in termini di producibilità annua massima, seguita dalle biomasse e dal solare fotovoltaico; di molto inferiori sono i risultati relativi al mini idraulico. La Regione punta sull’utilizzo delle tecnologie dell\’informazione e della comunicazione (ICT) e prevede di istituire un portale internet in cui gli operatori possano accedere al “Forum Renewable Energy” – quale strumento di condivisione di idee ed opinioni sulle fonti rinnovabili e sulle principali scelte progettuali, a blog tematici, a newsgroup e mailing list.
Questo mega progetto dal costo di 1.600.000 euro parte da un processo di concertazione e consenso dei diversi enti territoriali coinvolti ed è stato recepito all’interno del DPEF 2009-2013 nell’ambito della valorizzazione del patrimonio regionale.
 
 Vincitore: Comune di Pellezzano
Titolo del progetto: Ambiente, cultura e tempo libero:  programma primavera – estate nell\’anfiteatro naturale ricavato dal risanamento della cava di Coperchia
 
Da una vecchia cava a un centro polifunzionale di giorno dedicato allo shopping e di sera all’arte e alla cultura. E così a Coperchia nel salernitano dalla necessità di risanare dal degrado una cava abbandonata è stato messo a punto un programma di riqualificazione che porterà alla costruzione di un centro commerciale che nelle ore serali si trasformerà in un anfiteatro culturale, che punta a diventare un punto di riferimento culturale per la Campania. La struttura, leggera e “trasformabile”, sarà rivestita da una speciale fibra in grado di catturare l’energia solare che alimenterà completamente l’edificio che sarà realizzato con una struttura a basso impatto ambientale.
 
 
 
 
 
 Vincitore: Azienda USL7 di Siena
Titolo del progetto: Programma quadro per l\’uso razionale delle risorse non rinnovabili
 
Ospedali con il bollino blu dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale: è questo il “sogno possibile” dell’azienda Usl 7 di Siena. Già realizzati i primi obiettivi: per esempio, con la creazione di un nuovo parco autoveicoli, si sono ridotte le emissioni di CO2 da parte degli automezzi dei due principali ospedali: quello dell’Alta Val d\’Elsa è passato da 85.532.035 nel 2006 a 36.328.118 nel 2008, mentre per l’Ospedale Val di Chiana – la CO2 emessa nel 2006 era 118.828.968, che nel 2008 si è ridotta a 98.755.263. Nel quadro del Pis, Piano integrato di Salute della Regione Toscana, l’Ausl 7 ha elaborato un progetto per la riqualificazione energetica complessiva dei presidi sanitari, articolato in sottoprogetti: uso energie rinnovabili, efficienza energetica, uso razionale risorsa idrica, monitoraggio e controllo anche a distanza dei consumi effettivi, tempestività degli interventi di correzione, riduzione delle emissioni da traffico veicolare aziendale in atmosfera e dei consumi di combustibile da autotrazione. A questi si affiancano gli obiettivi inseriti nel processo di budget, dotati di un proprio finanziamento, per i quali vengono individuati un responsabile, degli indicatori ed il tempo entro il quale debbono essere realizzati. In tal modo è possibile coniugare le finalità dell’uso razionale delle risorse e dei finanziamenti pubblici con quelli della diminuzione dell’impatto ambientale delle nostre strutture sotto il profilo energetico. L\’orizzonte verso cui si muove L’Ausl 7 coincide con quello della Provincia di Siena che punta a diventare un territorio “carbon free” entro il 2015.
 
Vincitore: Provincia di Vicenza
Titolo del progetto: Progetto DEMETRA – Impianto di cogenerazione e teleriscaldamento a biomassa nel Comune di Asiago
 
Asiago capitale del legno, capitale dell’energia dalle biomasse, Un progetto da 13 milioni di euro per favorire ad Asiago, nel territorio della Provincia di Vicenza, l’utilizzo delle biomasse a fini energetici. Per questo è stata realizzata una centrale di cogenerazione e teleriscaldamento con produzione di calore ed energia elettrica da biomasse legnose nell\’immediata prossimità di una grande falegnameria. Questo determina una filiera cortissima tra la produzione del combustibile e la sua utilizzazione. La rete di teleriscaldamento alimentata dal calore prodotto dalla centrale serve le grandi utenze (ospedali, scuole, municipio, impianti sportivi) e parte degli insediamenti civili della città di Asiago. Con la completa estensione della rete di distribuzione la centrale potrà coprire il fabbisogno di calore termico di quasi il 50% della popolazione con ulteriori possibilità future di potenziamento.
 
Categoria: Uso virtuoso del ciclo dei rifiuti
 
Vincitore: Provincia di Cuneo
Titolo del progetto: Gestione e valorizzazione energetica dei rifiuti (CDR) in cementificio
 
Non è vero che dal cemento non nasce nulla, anzi, i rifiuti possono diventare una fonte energetica. È proprio questa l’azione portata avanti sin dal 1988 dalla Provincia di Cuneo, sul cui territorio è presente un’importante cementiera. La provincia ha perseguito obiettivi di riduzione, recupero e corretto smaltimento dei rifiuti urbani, tuttavia l’aumento dei consumi ha comportato un aumento della quantità dei rifiuti prodotti. In particolare, sono state agevolate iniziative volte alla prevenzione della produzione dei rifiuti, al recupero di materia (raccolte differenziate), di selezione e recupero energetico della frazione secca, additivata al fine di ottenere CDR (combustibile da rifiuto) utilizzabile in cicli industriali, quali i cementifici. Nella provincia non esisteva un impianto per l’incenerimento della parte secca dei rifiuti; da qui l’idea di sfruttare i forni da cemento presenti nella cementeria Buzzi Unicem SpA di Robilante (CN). Il forno da cemento è infatti particolarmente adatto ad utilizzare il Combustibile da Rifiuti derivante dal trattamento dei Rifiuti Solidi Urbani . Tutti i rifiuti solidi urbani sono trasformabili in CDR, a condizione che vengano precedentemente sottoposti a trattamenti di natura meccanica o di biostabilizzazione atti a selezionare la frazione a più elevato potere calorifico, ad omogeneizzarla e condizionarla. Nasce così il primo sistema integrato in Europa ecosostenibile ed economicamente autosufficiente per la produzione di combustibile di alta qualità da rifiuti solidi urbani. Promosso dalla Provincia di Cuneo, il sistema vede impegnati Buzzi Unicem SpA, Pirelli & C. Ambiente SpA, ACSR SpA (Azienda Cuneese Smaltimento Rifiuti), Consorzio SEA (Servizi Ecologia Ambiente), Amica Villafalletto Srl (gruppo ECODECO). L’utilizzo del CDR e del CDR-Q in sostituzione di una parte consistente di combustibili fossili nel forno da cemento comporta interessanti risvolti migliorativi sull’ambiente, con una riduzione importante del NOx al camino ed una discreta riduzione del SOx. Inoltre, l’uso dei rifiuti come combustibili alternativi nei forni da cemento contribuisce al complessivo abbassamento delle emissioni di CO2. 
Qualche dato di riferimento:
– nel 2007 sono state utilizzate presso la cementeria Buzzi Unicem 41.959 tonnellate di combustibile da rifiuti (CDR+CDR-P) che hanno sostituito 29.618 tonnellate di carbone, con un risparmio di 46.154,90 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera;
– nel 2008 sono state utilizzate presso la cementeria Buzzi Unicem 34.074 tonnellate di combustibile da rifiuti (CDR+CDR-P) che hanno sostituito 24.052 tonnellate di carbone, con un risparmio di 37.481,40 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera.
 
Vincitore: Amministrazione Provinciale di Mantova
Titolo del progetto: La trasformazione dei liquami zootecnici in energia, progetto pilota di sistema per la Pianura Padana: favorire politiche di sostenibilità ambientale per un’agricoltura innovativa.
 
Mantova si candida a diventare capitale del riuso virtuoso dei liquami zootecnici, rifiuti pericolosi che nella Regione Lombardia costituiscono un problema enorme, tanto che la Commissione Europea è intervenuta più volte a sollecitare interventi risolutivi. Con il progetto mantovano si cerca di trasformare il “problema” in “opportunità” per creare energia. Un’iniziativa che coinvolgerà tutta la Pianura Padana. Un’azione di sistema che parte dalla rilevazioni e dall’analisi del territorio per quantificare le risorse disponibili in termini energetici di origine zootecnica e il loro impatto. In questo modo sarà possibile effettuare un censimento “ragionato” degli impianti esistenti e un calcolo delle potenzialità per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Sulla base dei risultati sarà sviluppato un modello gestionale pubblico-privato delle risorse di origine zootecnica, utile a valutare l’opportunità di indirizzare flussi finanziari comunitari e regionali nelle zone antieconomiche all’utilizzazione agronomica degli e.a. per la realizzazione di impianti di stoccaggio, trattamento e produzione di energia di bacino consortili (Associazione Temporanea d’Imprese). Il report finale del progetto illustrerà, l’intero percorso di studio, i risultati raggiunti e soprattutto le criticità.Il progetto della Provincia si inserisce in un percorso complesso che le imprese zootecniche dovranno intraprendere per adeguarsi ai pesanti vincoli normativi.
 
Vincitore: Comune di Rovigo
Titolo del progetto : Biodiesel dal tuo olio da cucina
 
Dalla raccolto dell’olio alimentare usato al biodiesel: il Comune di Rovigo rilancia la sostenibilità ambientale con l’aiuto attivo dei cittadini. Il progetto consiste nella creazione di un ciclo chiuso che, a partire dalla raccolta degli oli alimentari esausti (sia dalle utenze domestiche che da quelle professionali) e attraverso un processo di trattamento, ne consenta il riutilizzo, sotto forma di biodiesel, sui mezzi di ASM Rovigo SpA. L’iniziativa nasce quindi come un progetto integrato di mobilità sostenibile e di corretta gestione dei rifiuti. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune di Rovigo, ASM Rovigo SpA (l’Azienda di proprietà comunale che gestisce tra l’altro il ciclo dei rifiuti) e alcune aziende private che operano localmente, tra cui SEB, che opera le fasi di trasporto dell’olio a raffinazione, Salgaim Ecologic SpA che esegue nell’impianto di Campagna Lupia il processo di raffinazione, e Alchemia che ad Adria (RO) produce il biodiesel, lo miscela col gasolio per autotrazione e riconsegna ad Asm il carburante per l’utilizzo finale. Tutta l\’attività avviene quindi nell\’arco di un centinaio di chilometri dal luogo di produzione dell\’olio esausto e di utiliuzzo del biodiesel (cosiddetta fliera "corta"). Gli stakeholder per il progetto sono i cittadini: loro devono conferire la materia prima (olio alimentare esausto) negli appositi punti per il conferimento denominati "punti olio" (10 punti fissi collocati presso i principali centri commerciali locali e di alcune strutture di servizio della città) e un punto mobile (Ecocamion). Per massimizzare la raccolta dell\’olio sono state distribuite gratuitamente tanichette da 5,5 litri appositamente dedicate alla raccolta del materiale presso le utenze domestiche a chiunque ne facesse richiesta direttamente ad ASM o presso i banchetti di distribuzione appositamente dedicati al lancio dell\’iniziativa.
 
Vincitore: Regione Puglia
Titolo del progetto: “Differentemente”  Rifiuti in Rete: un modello di gestione globale
 
Per la Puglia il programma di gestione sostenibile e riciclo dei rifiuti è un problema serio e per questo mette sul piatto 1,4 milioni di euro. La Puglia con il progetto “Differentemente” punta a far diventare la raccolta differenziata uno “stile di vita” per i cittadini, un punto fermo nelle politiche delle Amministrazioni Provinciali e Comunali;
un occasione strategica per il tessuto imprenditoriale che può sviluppare sinergie di filiera tese a recuperare i rifiuti raccolti in maniera differenziate; una priorità per le Forze dell’Ordine e l’ARPA che dovranno contrastare i crimini ambientali e le attività illecite perpetrate in danno all’ambiente; un’occasione per il sistema della Ricerca per concorrere all’individuazione di innovazioni utili per il perseguimento degli obiettivi progettuali. Un progetto complesso e a lungo termine.

Di admin