Per Emma Marcegaglia il Sud deve essere al centro dell’impegno delle imprese, del Governo, delle parti sociali. “Ci sono in palio alcuni fondi FAS ed Europei – dice il leader degli industriali – che si potrebbero utilizzare per la ricerca, l’innovazione, la sicurezza e l’ambiente”.  L’intenzione di Confindustria è quella di coinvolgere i Governatori delle varie Regioni del Mezzogiorno per discutere di crescita. Il nostro Paesi secondo i dati di Confindustria ha perso nei confronti di paesi come la Germania il 30% in produttività in 10 anni dal 1997 al 2007. Sempre nello stesso periodo e sempre secondo Confindustria, il costo del lavoro è risultato essere di 6 punti più alto rispetto alla media nazionale. Nello stesso tempo ci sono 100.000 nuovi disoccupati e il 20% in meno di valore aggiunto. Per questo motivo la Marcegaglia ha in menti di organizzare un incontro con tutti i Governatori del per poter meglio affrontare la situazione.

Noi restiamo del parere che i fondi che devono andare a finanziare le imprese al Sud, sia pure con la presenza di imprese grosse e strutturate di altre regioni d’Italia, devono vedere un investimento su aziende che abbiano un forte radicamento, se non proprietà e management proprio a Sud. Altrimenti non ci potrà mai essere un indotto serio e una crescita nei settori dell’ICT meridionale, della Conoscenza e dei Servizi e quindi di un’occupazione non  surrettizia, ma stabile e di alto profilo. Quei fondi FAS ed Europei di parla la Marcegaglia devono insomma non essere un ulteriore linfa temporanea a un minimo di produttività meridionale della durata di qualche anno, ma un vero e proprio volano a un’economia che ha voglia di emergere e che forse è arrivato il momento di aiutarla sul serio a farlo.

di Michele Dell’Edera
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