J. LAMARCK BIOTECH, opera nel mercato delle biotecnologie sin dalle sue origini. I dati di questa scelta azzeccata viaggiano a due cifre e gli analisti continuano ad essere molto ottimisti sui profitti per i prossimi anni. L’Indice Nasdaq Biotech ha raggiunto il suo nuovo massimo storico spinto dagli acquisti degli investitori convinti dalle prospettive di crescita superiori alla media: “I gestori di fondi assumono sempre più interesse nel settore della biotecnologia, i cui risultati economici non sono correlati all’ambiente macro” afferma Eugene Hardonk di J. Lamarck SIM – intermediario specializzato nella consulenza finanziaria nel settore biotecnologico.

Il contesto socio-economico e i venti di una crisi che sembra non vedere una fine, portano gli investitori ad essere sempre più indecisi e alla continua ricerca di porti tranquilli dove ripararsi a studiare la prossima mossa. Il biotecnologico è una di queste ed è comprovata da una ricerca approfondita condotta dall’autorevole E&Y, che mette nero su bianco come, il mercato del farmaco biotecnologico non veda frenate o decrescita, dimostrando anzi un andamento in continua crescita da oltre un decennio. Il forte aumento del numero di nuovi farmaci approvati dalla FDA (un totale di 39 nuovi farmaci nel 2012, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente) ed il perdurare di importanti operazioni di fusione ed acquisizione hanno creato i presupposti per il mercato toro per la biotecnologia nel corso del 2012. Il Nasdaq Biotechnology Index ha guadagnato oltre il 30% nell’ultimo anno, superando i mercati più ampi con un buon margine e registrando un ulteriore incremento superiore al 10% da inizio 2013.

Per questo le biotecnologie non sono solo un investimento vantaggioso in termini economici, ma soprattutto buono, perché grazie ad esse ed ai fondi messi a disposizione con l’acquisto delle azioni, la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci mostra in continuazione i suoi frutti.

Malattie che alcuni anni fa sembravano incurabili adesso non lo sono più, vaccini per prevenire il cancro non sono più un’utopia, così come le patologie degenerative potrebbero smettere di essere una condanna scritta. Fanno parte di questa famiglia anche alcuni farmaci salva-vita, che permettono al paziente di convivere con la sua patologia neutralizzandone gli effetti e le cause.

Il farmaco biotecnologico funziona perché viene studiato e prodotto per colpire una determinata patologia operando solo dove serve, rappresentando per molte persone nel mondo la soluzione del presente rendendo il futuro meno incerto e spaventoso; ne esistono per moltissime patologie dal cancro, al diabete mellito, alle malattie infettive (virus AIDS/HIV), cardiovascolari, neurologiche, respiratorie e autoimmuni.

 

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