L’investimento del Gruppo Fiat Chrysler per lo storico stabilimento Jeep di Toledo in Ohio (Usa) sarà di ben 500 milioni di dollari; è previsto anche un aumento dei posti di lavoro di 1.100 unità entro la fine del 2013.

In questo sito sarà realizzato il nuovo SUV che sostituirà la Jeep Liberty (Cherokee per il mercato europeo) e che avrà la base CUSW (compact us wide – ovvero la base dell’Alfa Romeo Giulietta allungata).

Nel medesimo sito viene oggi prodotta la storica Wrangler, la Jeep Liberty e la Dodge Nitro, quest’ultima uscirà fuori produzione a dicembre 2011.

Il CEO Sergio Marchionne ha ribadito che occorre sfruttare appieno Jeep a livello internazionale, in passato le potenzialità di questo brand sono state scarsamente utilizzate. La nuova Jeep Grand Cherokee, la nuova Compass ed il restyling della Wrangler hanno registrato in termini di vendite un grande riscontro sia negli USA che in Europa. A breve seguirà lo sbraco della Jeep prima in Russia e dopo in Sudamerica sfruttando la capillare rete di vendita ed assistenza Fiat.

Il top manager italo-canadese ha confermato che sarà mantenuta negli Usa e in Ohio la produzione della Jeep Wranger. Sarebbe impensabile farla altrove, ha concluso. E’ quanto ha riportato l’autorevole rivista del settore, Automotive News.

Si cominciano a vedere i primi frutti del player italo-americano; ci sono dei segnali incoraggianti ma c’è ancora tanto, molto da fare per incrementare la capacità produttiva da 4.2 milioni di unità alle 6 milioni previste per il 2014. Sarà la sfida più impegnativa per Marchionne, dopo tutto quello che ha fatto sino ad ora sia in Fiat che in Chrysler.

Gli obiettivi più rischiosi per raggiungere questo risultato si chiamano: rilancio Alfa Romeo con il relativo lancio dei nuovi modelli negli Usa e nel resto del mondo ed infine la penetrazione effettiva nel mercato cinese che ha comportato dei vantaggi competitivi ai concorrenti che vanno colmati al più presto.

Secondo le previsioni alla fine del 2011 il gruppo Fiat Chrysler sarà il quinto costruttore globale dietro a Volkswagen Group, GM, Toyota e Renault Nissan. E’ quanto ha previsto il quotidiano economico finanziario Bloomberg secondo le vendite globali dei singoli costruttori. Nel 2010 il player Fiat Chrysler era settimo, nel frattempo ha scavalcato il colosso coreano Hyundai Kia e lo storico costruttore americano Ford. Un risultato di non poco conto per il numero uno Sergio Marchionne.

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