Il fatturato dell’industria italiana nella media dell’intero 2010 è aumentato del 10,1% (dato grezzo) rispetto all’anno precedente, mentre gli ordinativi dell’industria italiana nella media dell’intero 2010 sono cresciuti del 13,9% (dato grezzo) rispetto all’anno precedente. Lo rende noto l’Istat.

Nel mese di dicembre, rileva l’Istat, gli indici destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi hanno registrato, nel confronto con il mese precedente, rispettivamente un calo dello 0,3% e un incremento del 5,4. Il fatturato è diminuito dello 0,2% sul mercato interno e dello 0,4 su quello estero; mentre gli ordinativi nazionali hanno registrato un aumento del 5,9%, quelli esteri del 4,6.

Nel confronto degli ultimi tre mesi (ottobre-dicembre) con i tre mesi immediatamente precedenti (luglio-settembre) la variazione congiunturale è stata pari a più 1,7% per il fatturato ed è stata nulla per gli ordinativi.

L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario ha registrato in dicembre una crescita tendenziale dell’8,4% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di dicembre 2009).

Nel confronto tra la media del 2010 e quella dell’anno precedente, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario ha segnato una variazione positiva del 9,9%. Gli indici grezzi del fatturato e degli ordinativi hanno registrato a dicembre incrementi tendenziali, rispettivamente, dell’11,8 e del 17,4.

L’analisi per raggruppamenti delle principali di industrie dell’Istat rileva inoltre che gli indici destagionalizzati del fatturato hanno segnato una variazione congiunturale positiva per l’energia (+7,7%) e variazioni negative per i beni strumentali (-3,0), per i beni di consumo (-0,7 con meno 1,9% per quelli durevoli e -0,4 per i non durevoli) e per i beni intermedi (-0,1). L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in dicembre ha segnato un aumento tendenziale del 31,7% per l’energia, del 17,3 per i beni intermedi e del 3,2 per quelli d0i consumo (+2,3 per i durevoli e +3,5% per quelli non durevoli); è calato dell’1,4% per i beni strumentali.

In dicembre, nel confronto con lo stesso mese del 2009, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, prosegue l’Istituto di statistica, ha segnato gli incrementi tendenziali più ampi nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+31,6%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+30,4) e delle fabbricazioni di prodotti chimici (+20,8); le contrazioni più marcate si sono rilevate nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-12,1), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-7,4%) e nelle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-2,3).

Gli incrementi piu’ rilevanti dell’indice grezzo degli ordinativi hanno riguardato, aggiunge l’Istat, la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+32,5%), la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+27,9) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+26,7); una flessione è stata registrata nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-21,7%).

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Di admin