Anche il Giappone sceglie la strada tracciata dai Tremonti bond. Per sostenere la patrimonializzazione delle banche, e per assicurare credito a imprese e famiglie, la Bank of Japan sceglie l\’acquisto di obbligazioni subordinate, fino a un tetto massimo di un trilione di yen, emesse dai principali istituti di credito. Gli strumenti sono rivolti alle quattordici banche principali del Paese, quelle che sono sottomesse agli standard di capitale internazionali.

La misura punta ad immettere capitali pubblici freschi nel sistema per evitare il credit crunch e ridimensionare gli effetti negativi della crisi finanziaria. Le operazioni avverranno a prezzi di mercato mentre non sono ancora noti gli altri dettagli, che riguardano il periodo e la durata dei prestiti. Da definire anche i limiti massimi per i singoli istituti candidati a spartirsi la liquidità messa sul tavolo dalla banca centrale. L\’ammontare stanziato è sicuramente limitato rispetto ai rischi potenziali, ma la misura è stata studiata essenzialmente come un contributo aggiuntivo rispetto alla politica di sostegno pubblico predisposta dal governo.
L\’obiettivo è infatti quello di tessere una rete di protezione per le maggiori banche, chiamate a fronteggiare una situazione d\’emergenza. Anche se il fattore chiave per accrescere le capacità di finanziamento dell\’economia da parte degli istituti di credito resta un miglioramento della congiuntura a livello mondiale.
 
(fonte Capitanata.it – Adnkronos)

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