Prendiamo a riferimento l’indice SP500, il principale mercato azionario di riferimento americano e quindi mondiale. Cerchiamo di capire se zio paperone, nel nostro caso gli analisti che dispensano “professionalmente“consigli nel mondo della finanza, purtroppo tristemente famoso oltre che per la sua ricchezza anche per la sua avidità, sta facendo bene la sua professione. Analizziamo l’andamento dei settori che compongono l’indice principale dal 9 marzo al 22 aprile e vediamo come si sono comportati i “raccomandati e quelli che non lo erano: l’ingenuo Paperino ed i nipotini qui, quo e qua, noteranno come chi era ai primi posti nella percentuale dei settori da comprare ha fatto peggio del mercato di riferimento e viceversa; il settore della sanità, il più gettonato, è stato il peggiore ed ha avuto una rivalutazione del 10,18% contro il 25,01 %del SP500; analogamente il settore con meno consenso, il settore finanziario,  è stato il primo nella rivalutazione con un + 67,69 contro il + 25,01 % del SP500.
Potrebbe forse zio Paperone, così come faceva da giovane, non essersi stancato di raccogliere pepite nel Klondike? Oppure essersi alleato con la banda bassotti? Se così fosse mi auguro che in qualche luogo, quel simpatico ma meno amato gufetto alto e longilineo, caratterizzato dalla chioma bionda, che risponde al nome di Archimede Pitagorico, una volta uscito allo scoperto……che in inglese si dice short….possa finalmente aiutare paperino…..
 
Ndr: andare allo scoperto o essere short permette di guadagnare se il mercato di riferimento perde valore.
 

Massimo Russo
Consulente finanziario

 

Di admin