castiglioniwebWhirlpoolComerio Migliore qualità dei prodotti. Maggiore puntualità di consegna. Incremento dei tassi di produttività. Infortuni dimezzati. E non solo: integrazione delle produzioni, coinvolgimento e responsabilizzazione degli impiegati assieme a un programma mirato di formazione per trasformare Cassinetta di Biandronno nel primo polo europeo dell’elettromestico da incasso.

È quanto emerge dai dati di una ricerca, condotta da una società di consulenza esterna, che ha analizzato il primo trienno di applicazione (2010-2013) del Whirlpool Productions System negli stabilimenti dell’area EMEA della multinazionale leader nella produzione e commercializzazione di elettrodomestici.

In particolare, la ricerca ha mostrato come a migliorare siano state non solo le condizioni di lavoro, ma anche la qualità finale del prodotto con lo 0,65% di chiamate per assistenza registrate nel 2013 contro lo 0,85% del 2010.

Migliora anche la puntualità delle consegne, mentre diminuisce il valore delle giacenze in magazzino del 12%. Più in generale viene confermato anche il miglioramento del livello di produttività che, solo nel corso dell’ultimo anno, ha registrato un +4%.

Proprio grazie all’applicazione del Whirlpool Production System è stato inoltre possibile integrare le produzioni di Cassinetta di Biandronno, una trasformazione indispensabile che consente allo stabilimento italiano di assumere il ruolo strategico di hub degli elettrodomestici a incasso per tutta la regione EMEA e all’azienda di investire in Italia 280 milioni di Euro entro il 2016.

«Investiamo nel presente per costruire il nostro futuro -ha dichiarato Davide Castiglioni, Amministratore Delegato Whirlpool Europe. In particolare la filosofia lean alla base del Whirlpool Production System, è nata qualche anno fa proprio nel manufacturing con l’obiettivo di eliminare gli sprechi, abbattere i costi, migliorare la qualità del prodotto e la gestione delle scorte, per estendersi poi a tutti i rami dell’attività aziendale».

Il Whirlpool Production System, infatti, coinvolge ogni fase del processo aziendale ed è un sistema basato sull’empowerment cioè sulla maggiore responsabilizzazione del lavoratore al quale venono attribuiti margini più ampi di iniziativa e, dunque, occasioni di crescita professionale.

Infatti, oltre al miglioramento degli indici di engagement del personale nel corso dell’ultimo triennio (81/100 del 2013 contro il 64/100 del 2010), «abbiamo erogato 42mila ore di formazione agli oltre 3mila dipendenti che, nella regione EMEA, sono in forza al manufacturing», ha concluso  Castiglioni.

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