Con l’inizio di ogni anno, tra le aziende che fanno partire nuove campagne di comunicazione troviamo certamente i mobilifici.

Mentre a fine anno le presenze e le vendite di mobili diminuiscono, a partire da Gennaio, con l’avvento di tutte le grandi fiere dedicate agli sposi e all’arredamento e, soprattutto con l’avvento dei matrimoni veri e propri, cresce la richiesta dei mobili e la presenza dei clienti nei vari mobilifici.

Allora le città vengono invase da 6×3 riguardanti questo argomento, da comunicazioni sui vari media, una vera e propria overdose da mobile e da “ultima offerta”.

Il caso di cui vi vogliamo parlare è quello della scelta operata da Mobilificio Italia, di Cerignola, in provincia di Foggia, la cui comunicazione, assolutamente non urlata, ma quasi sussurrata all’orecchio, quest’anno, riguarda direttamente quattro categorie di persone alle quali l’azienda, più che lanciarsi in promesse più o meno veritiere di sconti, opportunità e quant’altro, ha voluto rivolgere un messaggio diretto, un messaggio che puntasse al cuore più che al portafogli.

L’arredamento di una casa è qualcosa che si deve amalgamare con chi vive quella casa, deve essere un tutt’uno,  deve essere in grado di emozionare l’inquilino e far sentire la casa un luogo proprio, un luogo inviolabile, un luogo intimo e, allo stesso tempo, estremamente accogliente.

La campagna voluta da Mobilificio Italia ha voluto coinvolgere 4 categorie di persone:

in primo luogo i giovani, coloro i quali stanno per sposarsi e non vedono l’ora di avere un luogo che rappresenti la loro unione;

la famiglia, la prosecuzione naturale del dopo matrimonio, con una casa che vede la presenza di almeno un bambino, una bambina e con degli ambienti allegri, caldi e accoglienti;

I single, coloro i quali vedono nella casa il simbolo estremo della libertà e della propria indipendenza, un luogo dinamico attento allo stile e ai ritmi del suo protagonista;

gli over 60, coloro i quali che hanno dato alla società un contributo concreto con il loro lavoro, la loro famiglia, la loro gioia di vivere e che oggi si concedono la soddisfazione di vivere un nuovo nido, un luogo adatto a godersi questa parte di vita che, a detta dei più, è forse la parte più bella dell’esistenza di ciascun essere umano.

La comunicazione quindi, specialmente in questo campo, deve trasmettere emozioni, anzi, deve far vivere emozioni, al punto che, come traspare da questa campagna pubblicitaria, il luogo non è necessario, non c’è bisogno di vederlo, ma di sentirlo, di immaginarlo… dentro di sé.

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