Partiamo con il capire cos’è davvero il  marketing virale. È un tipo di marketing non convenzionale la cui finalità è quella di coinvolgere un elevato numero di soggetti che in modo del tutto spontaneo si sentiranno spinti nel condividere a loro volta, con altri utenti, un messaggio promozionale.
Data la natura del web 2.0 gli strumenti social, per loro definizione mettono  nella condizione di facilitare questa condivisione facendo scaturire un effetto a catena di partecipazione sul web.
Fare parte del “meccanismo social network” non deve quindi essere pensata come una tendenza da seguire perchè lo fanno in tanti, ma deve essere unascelta consapevole. I social media hanno una grandissima capacità, ovvero influenzare il pubblico nei processi decisionali di acquisto, utilizzare questi strumenti significa  trarre benefici nelle nostre strategie promozionali e di marketing (non convenzionale).
Considerando che oggi il metodo più diffuso per lanciare un messaggio virale è quello dei video, per avere un buon risultato bisogna realizzare qualcosa disignificativo, che faccia riflettere, che unisca l’utile al dilettevole, che sia divertente da stuzzicare la curiosità dell’utente e generare il passaparola naturale, ma che non sia troppo trasgressivo o volgare perchè corriamo  il rischio di fare del male al brand.
Per riscuotere successo con una campagna di viral marketing bisogna avere poche accortezze che ci aiutino a creare qualcosa di curioso che generi il passaparola.
 Prima di tutto sarebbe meglio non annoiare i lettori con la descrizione delle caratteristiche, storia, dettagli o quant’altro di un determinato prodotto. La cosa migliore è farlo, ma indirettamente. In fondo le campagne pubblicitarie che riscuotono maggior successo, sono sempre quelle che parlano indirettamente del loro prodotto, creando idee promozionali che quasi si discostano completamente dal prodotto. Non obbligare alla condivisione è un’altra cosa da evitare, il vero risultato del viral marketing è la condivisione spontanea di contenuti.
Essere ad un buon punto della strategia di viral marketing vuol dire essere riusciti a disperdere totalmente i contenuti, ciò vuol dire che un gran numero di persone si è prodigata per diffonderle sul web. Il non riuscire a risalire alle fonti è il vero successo. Inoltre è essenziale permettere di farsi trovare da chi legge una notizia. Se manca un riferimento, la cosa potrebbe anche suscitare sospetto e perdere credibilità. E’ dunque importante avere un “luogo” in cui farsi trovare, che sia esso un sito, un blog, un forum o altro.
Il cuore di una buona strategia di viral marketing è l’elemento che fa la differenza,in quanto suscita nell’utente il desiderio di rendere partecipi le altre persone. Il messaggio deve quindi contenere qualcosa di realmente curioso e interessante. Riscuotono molto successo : video, cortometraggi, immagini particolari, un articoli bizzarri etc.
Importante è,una volta che l’utente vi ha trovato, sollecitarlo al ritorno  presso il proprio punto di ritrovo. Bisogna invitarlo a visitare non solo il prodotto tramite il quale è arrivato, ma anche tutti gli altri servizi di cui si dispone. Dargli una garanzia che potrà trovare cose molto utili. E soprattutto dargli la possibilità di avere un contatto diretto per una comunicazione immediata.
In questo modo una strategia di viral marketing permette all’azienda di creare, con modiche spese, una rete di relazioni importanti che seguirà e parteciperà alla vita aziendale, creando un’attaccamento all’azienda (engagement), meglio conosciuto come fidelizzazione del cliente.
 
di Chiara Albanese (Gruppo Asernet)

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