Creatività e design al servizio del rifiuto industriale per dare una nuova vita ecosostenibile agli scarti di produzione delle aziende. È stato questo il tema dell’evento “Rifiuti e design” che si è tenuto oggi alla Cittadella della Cultura di Bari e organizzato nell’ambito del progetto “Tri-ciclo. Un approccio sistemico alle buone prassi ecosostenibili” volto a diffondere le buone prassi nella gestione dei rifiuti e la cultura della sostenibilità ambientale in azienda.

Il progetto è promosso da CnosFap Regione Puglia – Centro opere salesiane per la formazione e l’aggiornamento professionale – Costellazione Apulia –  consorzio di imprenditori pugliesi per la diffusione della cultura della cooperazione e della crescita sostenibile – Anprori – Associazione Nazionale Produttori Rifiuti – e finanziato da Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Puglia e Provincia di Bari con la collaborazione di Comune di Bari, Confindustria Bari e B.A.T., Comieco, Ecopolis, WWF, Ruotalibera Bari, The Natural Step.

L’evento si è tenuto in occasione della mostra di Riccardo Dalisi “Design della Decrescita” – coordinata dal designer barese Alfio Cangiani – che fino a domani ospiterà alcuni prototipi di oggetti di design realizzati con materiale di scarto e nati dalla collaborazione tra imprenditori e designer pugliesi. Tra gli oggetti innovativi, panchine realizzate con scarti di pneumatici, sedute in PVC create attraverso il recupero di stampe pubblicitarie, pareti divisorie realizzate con l’utilizzo di laminati di scarto e altri oggetti dal design innovativo e dal grande impatto estetico.

Al termine dell’incontro, i partecipanti sono stati coinvolti in un confronto-dibattito sull’efficacia delle buone prassi nella gestione dei rifiuti e sulle effettive ricadute in termini di ecosostenibilità e di rispetto dell’ambiente del riutilizzo dei rifiuti industriali.

«L’arte e l’artigianalità – ha dichiarato Vito Manzari, presidente di Costellazione Apulia – offrono l’opportunità alle aziende di trarre vantaggio da una gestione creativa e innovativa dei rifiuti. Sappiamo già che altri imprenditori locali, dopo questa prima esperienza, hanno scelto di aderire a questa iniziativa».

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