Più contributi e meno burocrazia per gli allevatori dell’area protetta: 76.189 mila euro per 533 capi, con una media di liquidazione delle istanze pari a 17 giorni.

Sono questi i numeri importanti fatti registrare – dal 1° gennaio 2011 allo scorso 6 ottobre – dal Parco Nazionale del Gargano nell’ambito dei finanziamenti agli allevatori per l’acquisto di tori podolici e per il mantenimento in purezza della mucca podolica.

L’attenzione particolare per queste due specie animali da parte dell’ente è aumentata con la Delibera commissariale n. 7 del 3 marzo 2011, con la quale si è incrementata la somma di 80.000 euro (fondo già ampliato rispetto al passato attraverso un’altra delibera commissariale del 24/12/2010) con ulteriori 20.000.

Dunque, la cifra complessiva a disposizione per il 2011 è pari 105.056 euro così ripartite: 83.440 euro per la prosecuzione del mantenimento delle mucche di razza podolica in purezza 21.616 euro per l’acquisto dei tori di razza podolica.

Unitamente all’incremento di questo capitolo finanziario sono stati approvati i nuovi disciplinari per ‘L’attuazione di misure agro-ambientali nel Parco Nazionale del Gargano mediante concessione in conto capitale. Attività Agro-Zootecniche – Reintroduzione negli allevamenti del toro bovino podolico e per l’Allevamento di capi di razza podolica in purezza’.

Nello specifico per l’acquisto di tori podolici – dal 01/01/2011 al 12/09/2011 –  sono stati  spesi 13.069 euro per sette capi (per altrettante aziende beneficiare) con una media di 17,5 dei giorni necessari per liquidare le istanze dal momento dell’acquisizione degli atti integrativi. Risultati di rilievo anche per il mantenimento di mucche podoliche in purezza, ai cui imprenditori –  dal 01/01/2011 al 06/10/2011 – sono stati erogati 63.120 euro per 526 capi (25 le ditte beneficiarie) con una media di 18  giorni  necessari per liquidare le istanze dal momento dell’acquisizione degli atti integrativi.

“E’ il segno tangibile delle opportunità che il Parco Nazionale del Gargano offre agli allevatori dell’area protetta – spiega Pecorella- anche attraverso l’abbattimento degli insormontabili muri burocratici, che nel passato hanno fatto perdere troppo tempo e denaro ai nostri imprenditori. Una categoria, quella degli allevatori, che ogni giorno deve affrontare sfide sempre più difficili per continuare a restare sul mercato, mantenendo prezzi competitivi a fronte di cattivi esempi di chi fa impresa con mezzi truffaldini e fraudolenti. Il Gargano, territorio dall’altissimo tasso di biodiversità e dall’immenso patrimonio culturale e culinario, deve tutelare e valorizzare la zootecnia non solo perché è una fonte di reddito importante ma, perché, contribuisce con la sua produzione artigianale e tipica all’aumento della qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole e, quindi, all’aumento della qualità della vita di tutti noi. I risultati fatti registrare quest’anno dall’Ente Parco – aggiunge il Commissario –  sono la dimostrazione che il dialogo ed il confronto diretto tre Istituzioni ed operatori rompono l’isolamento e conducono rapidamente alla soluzione dei problemi. Il Parco ritiene che la zootecnia garganica , con le sue peculiarità (tra le poche rimaste in Italia a contemplare l’allevamento degli animali allo stato brado) sia un fondamentale anello della catena dei locali processi economici e di sviluppo: la cultura agreste ben si interseca con le ataviche pratiche ancora in uso e con gli speciali sapori e profumi dei prodotti lattiero-caseari, sempre più richiesti per la loro genuinità. Mi auguro vivamente , e ne sarei davvero felice,  – conclude Pecorella- che questa rinnovata attenzione del Parco nei confronti di questo settore, infonda fiducia negli addetti ai lavori, soprattutto nei giovani, i quali sono sempre pronti e capaci nel cogliere le nuove possibilità trasformandole in azioni concrete e produttive”.

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