Il Museo del Riciclo torna ad Ecomondo. Per il quarto anno consecutivo, il progetto web di Ecolight – consorzio per la gestione di RAEE, pile e accumulatori – che promuove l’arte creata con i rifiuti, diventa uno spazio fisico: la vetrina virtuale www.museodelriciclo.it mette in mostra concretamente alcune sculture realizzate con materiali di scarto. «Il tema scelto è quello dei rifiuti che prendono vita, ovvero oggetti destinati alla discarica che non solamente trovano un secondo utilizzo, ma diventano “vivi” a tutti gli effetti», spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. Vecchi elettrodomestici, parti meccaniche di apparecchiature in disuso e materiali ricavati da scarti si trasformano in robot, androidi e animali capaci di fare sognare e di trasmettere emozioni. Tre gli artisti che sono stati selezionati per lo stand del Museo del Riciclo. Sono: Davide Lazzarini, Paolo Lo Giudice e Gaetano Muratore.

Muratore è un artista dalla grande manualità che, partito dalla pittura, è approdato attraverso una sua naturale evoluzione alla scultura realizzando curiosi e interessanti robot animati. Ha infatti raccolto vecchi elettrodomestici e li ha reinterpretati all’interno di un progetto diverso, facendoli diventare teste, busti e braccia di “androidi sognanti”, così come lui stesso li chiama. In più ha dato loro vita, facendoli muovere attraverso motori, a sua volta recuperati e aggiustati. Allo stand del Museo del Riciclo espone l’imponente “Direttore d’orchestra” realizzato con un casco elettrico degli anni ‘30, il “Robot radio Philips” fatto con l’utilizzo di una radio Philips degli anni ‘60 in bachelite e un vecchio amperometro, il “Robot Kyocera” realizzato con una macchina digitale Kyocera, la “Ballerina Esjot” fatta con un manometro di saldatrice e il “Robot Marelli RM5” fatto appunto con un registratore a bobine Radiomarelli.

Arriva da un background completamente diverso Paolo Lo Giudice: medico “prestato” all’arte, ha scoperto l’arte e la passione per la scultura solo pochi anni fa. Ha sviluppato manualità per dare concretezza alla propria creatività: le sue sculture sono l’espressione di una grande capacità di osservazione e contengono tutte un’anima che si trasforma in sentimento. Nell’assemblare parti di elettrodomestici e pezzi meccanici, riesce a dare personalità alle sue sculture-animali, comunicando emozioni. Espone “Angolo re-moto” una delicata rappresentazione di una coppia seduta su una panchina fatta con telai, serbatoi e il faro di una moto, “Blu artic”, pinguino realizzato con parti di frullatore e joystick, “Il calore di un amico” dove l’elemento di un termosifone diventa un simpatico bassotto, il “Re Leone” con un rasoio elettrico e “AdalGhisa” fatta con raccordi di catene auto e una vecchia piastra di ghisa.

Il terzo artista selezionato è Davide Lazzarini: un artista visionario, futurista, capace di reinterpretare la natura, ricollocandola in contesti del tutto nuovi. Nelle sue creazioni, piccoli insetti cambiano aspetto e dimensioni, identificando un mondo del tutto meccanico. Presenta due insetti futuristici come “Ape Regina” e “Dragon Fly”  fatti con motori elettrici, una lampada da tavolo, il meccanismo di una vecchi stufa e un ferro da stiro.

«Come nelle edizioni passate, abbiamo riservato uno spazio al progetto RAEE in Carcere, progetto che Ecolight sostiene e che è finalizzato al reinserimento sociale di persone in esecuzione penale», conclude Dezio. «Accanto all’attività di disassemblaggio di RAEE non pericolosi, il laboratorio di Forlì che è gestito dalla cooperativa sociale Gulliver dà spazio alla creatività. Nascono così sculture e installazioni dal grande valore simbolico».

Prosegue il presidente di Ecolight, Walter Camarda: «Portiamo un messaggio di valore in quella che è la più grande vetrina dedicata all’ambiente. Il progetto Museo del Riciclo è nato tre anni e mezzo fa con il preciso scopo di dare valore al lavoro dei molti artisti che, utilizzando materiali di scarto, arrivano a realizzare delle opere. È un modo per stimolare e accrescere la sensibilità sul tema dei rifiuti, in particolare sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. I RAEE ancora oggi rappresentano una delle sfide più interessanti per l’Europa e l’Italia. Partendo dalla consapevolezza che gli oggetti elettronici caratterizzano quasi ogni momento della nostra vita, diventa quindi necessario raccoglierli e riciclarli non solamente per fornire importanti materie prime seconde, ma anche limitare la dispersione di sostanze inquinanti»

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