DelleaIl Bel Paese è la meta più ambita al mondo dai milionari e comunque dai turisti che hanno capacità di spesa. Lo afferma uno studio interno di Small Luxury Hotel of the World che, in virtù di un circuito di 500 strutture di lusso in 70 stati, ha conferito al nostro Paese il titolo di Most luxury destination davanti a Francia e Maldive.

È con questa suggestione che il 13 ottobre al Rosa Marina Resort di Ostuni (Br) aprirà il 3° convegno HMA -ossia l’Hospitality meeting AIFBM (Associazione Italiana Food & Beverage Manager) – dove si darà il via a una due giorni di talk show, orazioni e momenti di business programmati per fornire risposte, spunti di aggiornamento e fare sistema intorno mondo della ristorazione professionale e del food service alberghiero.

Alle performance del mercato dell’ospitalità italiana e di un comparto come quello della ristorazione che diventa sempre più caratterizzante per la reputazione di un albergo, già dall’apertura dei lavori sarà dato ampio spazio con gli interventi dell’AD di RES – Hospitality business developers -STR Global e Direttore dell’Osservatorio AIFBM Marco Malacrida.  In questo frangente saranno presentate le statistiche legate alle revenue di catene e di strutture alberghiere e nondimeno di un mercato della ristorazione nell’ospitalità che lo stesso Osservatorio ha stimato, su cifre reali, in oltre 2 miliardi di euro in acquisti di materia prima alimentare. Un panel di dati di sell-in maturato in seguito alle rilevazioni effettuate nell’ultimo anno e in base  alle informazioni fornite da oltre 100 Food & Beverage manager gravitanti nel circuito di networking di AIFBM.

Secondo le anteprime fornite dall’Osservatorio AIFBM, già per altro evidenziate negli scorsi meeting della stessa associazione, emergerà il profilo di un mercato caratterizzato da una clientela sempre più globale, multietnica e afferente al settore del lusso che quindi richiede alle strutture ricettive qualità, versatilità nel servizio e nell’offerta e, di conseguenza, maggiori capacità gestionali e personale specializzato nei ruoli di Food & Beverage Manager e Hospitality Ambassador.

All’individuazione delle stigmate o meglio della job descrtiption del Food & Beverage ideale sarà dedicata buona parte dei 3 talk show in programma durante l’evento. A questo proposito sul palco interverranno i manager della ristorazione di strutture e catene italiane del calibro di Sheraton, Valtur, Bauer’s e Grand hotel et de Milan e Grand Hotel Billia. E sull’aspetto della formazione, non mancherà il consueto intervento di Andrea Sinigaglia Direttore Generale di ALMA la Scuola italiana di Cucina internazionale che, oltre ai criteri organizzativi delle aree espositive di Expo 2015, presenterà i programmi di formazione, istituzionali e flessibili, realizzati per andare incontro alla grande richiesta formativa, anche breve, che il mercato sta generando nell’ambito del Food & Beverage Management.

La diffusione di queste competenze è la chiave per la salvaguardia di una reputazione dei servizi di ospitalità  la cui valutazione può cambiare repentinamente, dal momento che ormai può essere espressa dall’ospite in maniera veloce e diretta mediante le OTA  (le on line travel agency come Trip Adivisor, Trivago e Booking.com).  Spiega il presidente di AIFBM Severino Dellea:

«Oggi la difesa della reputazione del servizio dipende da precise metodologie di gestione come il service recovery e da modelli di offerta, basati per esempio sulla sostenibilità, che i relatori tratteranno approfonditamente nel corso di HMA».

Benché l’evento abbia rilevanza nazionale, all’interno dei talk show saranno altresì svariati gli interventi dei Food & Beverage Manager  di strutture del Sud Italia cui l’organizzazione dell’evento ha voluto dedicare spazio in virtù dell’importanza che il Meridione riveste in termini turistici. Sulla base dell’analisi reputazione sul web effettuata attraverso la piattaforma Trustyou, in chiusura di evento 10 strutture della Provincia Brindisi riceveranno il RES-AIFBM Award per l’eccellenza nella ristorazione.

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