Il Corso di Dottorato di Ricerca in “Gestione dell’Innovazione nei Sistemi Agroalimentari della Regione Mediterranea” dell’Università di Foggia, coordinato dal Prof. Giancarlo Colelli conclude il XXIV ciclo con 3 candidati che si presentano alla valutazione finale da parte di una Commissione Internazionale.

Come sempre per questa occasione il Dipartimento PRIME dell’Università di Foggia organizza, in collaborazione con il DARe Puglia, un Workshop, giunto alla sua sesta edizione, in cui, attraverso il contributo di prestigiosi relatori, si discuterà di innovazione nei sistemi agricoli ed alimentari. L’approccio sarà multidisciplinare e rivolto all’internazionalizzazione degli studi superiori, con la convinzione che la formazione, la ricerca, e la divulgazione dei risultati sono alla base dello sviluppo del comparto, anche con riferimento ad un’area geografica transnazionale, come la Regione Mediterranea.

Dopo i saluti (Prof. A. Sevi, Preside della Facoltà di Agraria) il Coordinatore del Dottorato, Prof. G. Colelli, introdurrà i lavori. Prenderanno quindi la parola nell’ordine il Prof. M. Erkan, University of Antalya (Turchia), che affronterà il tema dei metodi non-chimici di controllo delle patologie postraccolta dei prodotti ortofrutticoli, il Prof. A. Bonanno, Pennsylvania State University (USA) che discuterà di qualità dell’alimentazione in relazione alla capacità di spesa del consumatore, la Prof.ssa D. Benvenuto, Politecnico di Bari, che presenterà una relazione sull’applicazione di “smart RFID tag” nel settore agroalimentare, ed il Dott. C, Macculi, che illustrerà i servizi relativi all’innovazione tecnologica di AISCRIS-Confindustria.

Nel pomeriggio saranno presentati i lavori sperimentali condotti dai candidati al titolo di Dottore di Ricerca. In particolare, F. Bimbo presenterà la relazione “Food access, eating habits and adult obesity in Italy”, G. Maruotti presenterà la relazione “Social acceptance of solid biomass plants”, e infine I. Ricci presenterà la relazione “Influence of pre-cutting operations on quality of fresh-cut artichokes (Cynara scolymus L.)”

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