Martina Franca (TA), 10 dicembre 2010 – Sono 20 gli alunni stranieri dell’Associazione Intercultura di Taranto che, iscrivendosi al programma educativo sulla conoscenza del mondo dell’olio extra vergine pugliese, domenica 12 dicembre visiteranno insieme ai propri insegnanti e genitori il frantoio semi ipogeo della famiglia Lucarella di Martina Franca (www.lacropolidipuglia.it).

L’azienda olearia, che dalla fine dell’800 produce olio extra vergine di oliva con le stesse tecniche artigianali arrivate sino ai giorni nostri illustrerà ai ragazzi stranieri la storia, la cultura e le fasi di lavorazione dell’olio extra vergine di oliva, come la separazione per decantazione,  il filtraggio e la maturazione nelle antiche cisterne ipogee scavate sottoterra. Inoltre, farà conoscere l’importanza della genuinità di questo prodotto e i suoi effetti benefici facendo sentire loro i profumi e degustare i sapori dell’extra vergine spremuto dalle olive appena raccolte.

Oltre a toccare con mano le olive, vedere dal vivo come si macinano e come nasce  l’olio, i ragazzi saranno anche i protagonisti di una degustazione più approfondita – guidata da Vincenzo Lucarella, titolare dell’azienda – dei diversi extra vergine appena spremuti. Tale esperienza permetterà ai partecipanti di divenire, oltre che gourmet, anche piccoli ‘ambasciatori’ di corrette abitudini alimentari e ‘divulgatori’ di una maggiore consapevolezza nell’utilizzo di questo prodotto, influenzando pertanto positivamente nelle scelte di acquisti di famiglia.

«Quest’iniziativa – dichiara Vincenzo Lucarella – ha un duplice obiettivo: contribuire a far conoscere uno dei pilastri della nostra cultura e diffondere a scuola l’importanza dell’extra vergine di oliva e dei suoi benefici nutrizionali. Infatti, questo prodotto è raccomandato sulla nostra tavola in quanto possiede la vitamina E, potente antiossidante che permette di contrastare i radicali liberi considerati fra i responsabili dell’invecchiamento dell’organismo, e la vitamina K che ha azione antiemorragica, oltre ad alcuni acidi grassi insaturi, sostanze che impediscono il processo di ossidazione».

«Quest’esperienza è molto importante per far conoscere ai nostri ragazzi – dichiara Rosanna Sebastio, responsabile dell’Associazione Intercultura – i sapori e i valori di questo benefico prodotto ‘made in Puglia’. Sarebbe molto salutare promuovere  la ‘ricreazione’ a base di pane e olio. Cosa c’è di più sano?».

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